Pagine

domenica 12 aprile 2009

Cosa vede una serva sul Mare

La settimana di Pesach non vive all'ombra del Seder. È piuttosto un crescendo verso l'apertura del mare che segna il settimo giorno di Pesach. E da lì, verso il Dono della Torà sul Sinai, sette settimane dopo il Seder. Nel Seder stesso ricordiamo la centralità dell'apertura del mare, giocando con i numeri assieme ai Maestri della Mishnà, per stabilire l'entità delle piaghe che gli egiziani ricevettero in Egitto e sul mare. La proporzione è nota ed è di uno a cinque. Le piaghe dell'Egitto sono il 'dito di D.', quelle sul mare 'la grande mano'.

Rav Mordechai Elon shlita spiega che la differenza tra il dito e la mano è la differenza tra il particolare ed il generale. Ogni piaga d'Egitto è un evento singolare. È sul mare, dinanzi alla disfatta totale del sistema-Egitto, che si può capire la mano, l'insieme degli eventi. Si può avere una visione macroscopica per quanto possibile in termini umani. È sul mare quando Israele non vede più l'aguzzino di turno, ma l'intero Egitto, che prima insegue e poi annega, che la visione della redenzione si fa più chiara.

Il Midrash dice che 'vide una serva sul mare quello che non vide neppure Ezechiele.' Spiega Rav Elon che la visione dei profeti è appunto la visione della totalità. La visione generale. Sul mare il più semplice degli ebrei riesce ad uscire dalla visione dei singoli eventi dalla quale siamo così affascinati e riesce a scorgere l'intera immagine.

Il Rebbe di Kozk, con la sua particolare pungenza commenta che nonostante ciò 'la serva resta una serva ed Ezechiele resta Ezechiele'. Spiega Rav Elon che non basta l'evento una tantum. I profeti sono tali perché persistono in questo status di visione. Una visione momentanea, sebbene importante, non può supplire all'assenza di un lavoro costante sulle nostre anime. L'aver assistito ad un momento di redenzione ineguagliabile, non rende la serva, superiore ad Ezechiele.

Sono queste giornate particolarmente intense, in cui tutti possono raggiungere livelli generalmente molto distanti. La vera prova delle feste comincia qui. È nel portare la santità del Seder nel quotidiano che possiamo capire se veramente 'questo Pesach' ha lasciato una traccia indelebile sulle nostre anime.

È in questa antica ricetta, la ricetta della supremazia del quotidiano, partorita in un difficile quanto affascinante Seder a Benè Berak, che i nostri Maestri hanno lastricato la strada che porta alla Redenzione finale.

Nessun commento:

Posta un commento