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mercoledì 18 febbraio 2009

Shabbat Shekalim

Questo Shabbat, lo Shabbat che precede il Rosh Chodesh di Adar, è chiamato Shabbat Shekalim. 

Iniziamo un percorso di Shabbatot "particolari" che ci condurranno prima a Purim e poi alla festa della redenzione - Pesach. Segnaleremo questi Sabati particolari con la lettura di un brano inerente al concetto che si sottolinea in ciascun Sabato, con una Haftarà speciale ed in alcuni riti, tra cui quello italiano, con pjutim - composizioni poetiche. 

I nostri Maestri hanno preparato per noi un percorso di crescita spirituale che è speculare al percorso che facciamo nel corso delle feste di Tishrì. Iniziamo un mese prima - come per Rosh Chodesh Elul - preparandoci. Il concetto chiave di questo periodo è la avodà, il culto e la gioia e l'amore che lo debbono accompagnare. 

Cominciamo allora con gli Shekalim: i sicli con i quali ogni anno vengono acquistate le offerte pubbliche per il Santuario. Il Sefer HaChinuch codifica come precetto positivo 105 per ogni maschio ebreo adulto, il partecipare annualmente nella misura di mezzo siclo a questa raccolta. [Il brano che descrive la prima raccolta dei mezzi sicli - Esodo XXX,11 è appunto il brano che leggiamo questo Shabbat] 

I Saggi capiscono da uno dei versi che descrivono il Musaf di Rosh Chodesh (Numeri XXVIII,14) che la 'cassa' dalla quale si acquistano le offerte pubbliche vada rinnovata annualmente. Visto che l'anno, per quanto concerne le feste ed il Santuario comincia da Nissan, hanno stabilito che questa raccolta vada fatta ad Adar. E per questo hanno stabilito  che il Sabato che precede il Capomese di Adar venga dedicato a ricordare il precetto.

La mizvà del mezzo shekel è il primo concetto che dobbiamo imparare nell'avvicinarci al culto. Ognuno ha la sua parte nel culto pubblico e questa parte è uguale per tutti - dal Re d'Israele fino alla più umile delle persone. Questa partecipazione è per definizione parziale (mezzo siclo) ma al contempo deve essere tangibile.  

E' nelle azioni dei singoli che si completano nel  culto del pubblico che un insieme di individui diviene un popolo di sacerdoti al servizio del Signore. 

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